Sono le 10 e mi trovo in classe, alla lezione di storia del primo anno, una vera noia. Decido di perdere tempo nei corridoi e quindi esco con la scusa del bagno. Salgo al terzo piano per stare più tranquilla. Qui non ci sono bidelli perché credono che i ragazzi siano adulti e responsabili alla loro età. Ovviamente non è così, penso che la vera motivazione sia la mancanza del personale. C’è un gruppo di ragazzi considerati i più fighi dell’istituto che parlano vicino a una delle finestre. Mi avvicino ai distributori e prendo una barretta al cioccolato. Uno di loro si avvicina con fare da sbruffone e mi chiede di che piano sono. Rispondo sinceramente e lui, in modo altezzoso, mi fa capire chi comanda. Lo rido in faccia per fargli sapere che per me sono solo parole di un tizio qualsiasi che non merita ascolto e poi mi dirigo in uno dei loro bagni. Questione di secondi che appena esco dalla porta me lo ritrovo davanti. Mi forza a rientrare e lui viene con me e chiude la porta impedendomi di uscire. Si avvicina bruscamente, troppo. Mi alza il viso e mi dice che adora le ragazze con il carattere forte, poi mi bacia. Arrossisco perché di certo non me l’aspettavo e lui mi sorride soddisfatto. Continua dicendo che rossa così non sembro più tanto tosta come voglio far credere ma che sono bella lo stesso. Continua a baciarmi e questa volta lo ricambio. Vengo attratta così forte a lui che non riesco a respingerlo. Eppure due minuti fa nemmeno lo sopportavo. Forse è l’eccitazione che mi provoca questo contesto così particolare. Gli dico che devo tornare a lezione ma a lui non interessa e inizia a palparmi il seno mentre mi lecca l’orecchio. Ho la pelle d’oca e mi lascio trascinare con facilità a tutto questo. Mi alza la maglia e mi lecca le tette. In seguito tira fuori il cazzo dicendo che gli fa male tenerlo nei pantaloni. È davvero grosso quindi penso sia più che normale. Glielo tocco e poi mi abbasso per succhiarlo, nel mentre gli faccio anche una spagnola. Vedo e sento come gode e questo mi eccita moltissimo, me lo sbatte alla guancia e poi sulle labbra. Mi sento sempre più umida e la voglia di metterlo dentro aumenta. Mi fa girare verso il muro e me lo mette da dietro senza difficoltà. Scivola che è una meraviglia per quanto sono bagnata. Mi sbatte forte mentre mi tiene le braccia e io inarco sempre di più la schiena. In seguito mi lascia un braccio per prendermi il collo. Dice che gli piace essere aggressivo e a me non dispiace per niente. Gemo forte e lui mi tappa la bocca. Vengo. Mi fa abbassare e mi viene in bocca. Ingoio tutto mentre gli tocco i testicoli e lecco tutto ciò che rimane. Mi sorride e insiste per scambiarci i numeri. Ci ricomponiamo, gli do il mio numero, esco e mi sciacquo il viso con l’acqua fresca. Ora posso tornare in classe soddisfatta.

Mad Queen

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